Parodontite: Cos’è, Sintomi, Cause, Terapia

Parodontite: Cos’è, Sintomi, Cause, Terapia – Con il termine parodontite ci riferiamo a una patologia infiammatoria e di tipo degenerativo che interessa le gengive, l’osso e il legamento parodontale. Si stima che circa il 40% delle persone soffra di questa patologia, e la gran parte di questi teme la perdita degli elementi dentali. Scopriamo quali sono le cause, i sintomi e quale potrebbe essere la terapia migliore in caso di parodontite.

Cause della Parodontite

I fattori principali scatenanti la parodontite, devono essere attribuiti specialmente nella propria igiene orale. Infatti, la parodontite è una malattia legata all’azione nociva dei batteri, che si formano a causa di una scorretta igiene orale. In un caso del genere, i batteri si accumulano eccessivamente attorno alla gengiva formando la placca, che se non viene tempestivamente eliminata, si trasforma in tartaro dando origine a carie, infiammazione e ovviamente alla parodontite.

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Dunque, se i denti non vengono lavati entro otto ore, la placca che si è accumulata si trasforma in tartaro, difficilmente rimovibile con lo spazzolino. Per tal motivo, è opportuno lavare i denti tre volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti. In alcuni soggetti, inoltre, è possibile che i batteri si diffondano al di sotto delle gengive, provocando quindi serie complicanze all’osso alveolare.

Questi batteri definiti parodontopatogeni, dopo essersi infilati nelle tasche parodontali iniziano a generare tossine nocive che annientano le cellule che si occupano della riproduzione ossea, portando persino alla perdita dei denti. Dunque, se vengono a mancare le corrette norme di igiene orale, le gengive iniziano a infiammarsi, e se questa infiammazione non viene tempestivamente trattata, dà origine alla parodontite. Naturalmente, ogni causa porta a sintomi ben precisi.

Sintomi della Parodontite

In seguito all’infiammazione gengivale, ci si accorge di soffrire di parodontite quando le gengive iniziano a sanguinare, soprattutto durante il lavaggio dei denti oppure al passaggio del filo interdentale. I soggetti che soffrono di parodontite, inoltre, possono presentare gengive molto rosse e addirittura recessione gengivale. I sintomi, naturalmente comprendo anche gengive doloranti e ascesso parodontale.

Nei casi più gravi di parodontite, è possibile che il soggetto possa avvertire una certa mobilità dentaria, con conseguente perdita di alcuni elementi dentali. In un caso simile, inoltre, si possono manifestare anche sacche contenenti pus e in altre circostanze pure recessione delle gengive. Ovviamente, la gravità della situazione deve essere attribuita all’infiammazione gengivale, fortunatamente, nel caso in cui la parodontite viene trattata correttamente, è possibile bloccare la distruzione di ogni tessuto che circonda il dente.

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Riguardo ai sintomi della parodontite, bisogna sapere anche che, non tutti gli elementi dentali vengono colpiti allo stesso modo dalla patologia, in quanto è possibile che alcuni denti non vengono distanziati dalla gengiva. Tuttavia, se la parodontite non viene tempestivamente curata, potrebbe interessare tutti i denti presenti nella bocca, provocando la loro perdita.

Tipologie di Parodontite

La parodontite non è uguale in tutti, ma è possibile che un soggetto soffra di parodontite cronica e soggetti che soffrano di parodontite ulcero-necrotica. Per quanto riguarda la prima forma, possiamo affermare che in questo caso, vi è una perdita piuttosto lenta di ogni tessuto ed è maggiormente attribuita al deposito di tartaro.

Questo tipo di parodontite, dunque, si presenta già in età adolescenziale come gengivite, sviluppandosi lentamente e peggiorando sempre di più. Se non tempestivamente curata, peggiora sempre di più fino a manifestarsi nella forma più grave. Tutti i fumatori, inoltre, hanno un rischio maggiore di soffrirne, proprio perché il fumo contiene al suo interno sostanze nocive per i denti, e per tutto l’organismo.

Quanto alla seconda forma di parodontite, ovvero quella ulcero-necrotica, possiamo affermare che in questo caso i margini delle gengive e le papille si ulcerano fino a necrotizzarsi. Fortunatamente, si tratta di una forma più rara, ma che si manifesta con maggioranza nei Paesi meno industrializzati.

Questa tipologia di parodontite, quindi, si caratterizza da lesioni che si estendono con estrema velocità, portando persino a uno immediato sanguinamento degli elementi gengivali. Diversamente da quanto si possa pensare, però, questa forma di parodontite non viene provocata da un batterio, ma si verifica in caso di patologie sistemiche come la leucemia, l’AIDS, varicella, morbillo, stress, depressione, scarsa igiene orale e così via.

Come si Cura la Parodontite

Curare la parodontite è possibile, però, prima di arrivare a curarla è meglio prevenirla. Infatti, trattandosi di una malattia di origine batterica dei tessuti relativi agli elementi dentali, può essere prevenuta con corrette norme di igiene orale. Fumare per esempio fa male alla salute, anche a quella dei denti. Smettere di fumare, dunque, può essere un valido metodo per prevenirla. Se già in atto, si consiglia di smettere di fumare per evitare la perdita degli elementi dentali.

Ulteriori fattori possono essere evitati per prevenire la parodontite, quindi, è opportuno riguardare il proprio regime alimentare, evitando tutti quegli alimenti che possono incidere sulla sua formazione, ed evitare periodi di lungo stress, perché anche questo può essere una delle cause scatenanti la malattia.

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Anche il diabete e determinati farmaci possono essere la causa della parodontite, dunque, si consiglia di riguardare la propria alimentazione, evitando l’insorgere del diabete, ed evitare l’assunzione di farmaci specifici, che hanno come effetti collaterali la formazione della parodontite. I farmaci che si dovrebbero evitare, sono quelli che inducono a una maggiore salivazione, che naturalmente contiene in essa batteri.

Per quanto riguarda la cura della parodontite, bisogna sapere che questa può essere trattata, anche se non facilmente se in uno stadio davvero avanzato, ovvero il terzo. In caso di terapia, dunque, è necessario sottoporsi a svariate sedute di igiene professionale, eseguite da un dentista esperto in questo campo.

Se la parodontite non è ad uno stadio grave, è possibile sottoporsi a trattamenti meno laboriosi, ciò significa che quelli di igiene professionali sono la scelta ideale. Nei casi più gravi invece è necessario l’intervento chirurgico. Questo tipo di intervento, che prevede la chirurgia plastica delle gengive, si occupa del rimodellamento dell’osso, permettendo la rigenerazione dei tessuti parodontali.

Nel caso più avanzato di parodontite, è possibile pure che il paziente debba sottoporsi a un intervento chirurgico per la pulizia dei tessuti e della rigenerazione ossea. In altri casi, è necessaria una terapia farmacologica, il più delle volte a base di antibiotici. Infine, per quanto concerne la parodontite di tipo ulcero-necrotizzante, è opportuno effettuare risciacqui con clorexidina, anche sotto forma di collutorio. Naturalmente, in questo caso è necessario assumere farmaci antibiotici, non è esclusa nemmeno la chirurgia.

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